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martedì 18 marzo 2008

Atlantide


Questa foto, come tante, ha bisogno di una canzone per rivestire un profondo significato, una serie di inebrianti sensazioni di tanti anni fa, quando dopo cena ci si riuniva e si parlava, si beveva (il famoso Gin di ginepro di casa di Vito), si brindava "a Nick" come in un indimenticabile film di Michael Cimino, si suonava una serie di brani, a scaletta, perchè erano le canzoni che amavamo di più (non le solite che vogliono sentire gli amici quando si è tutti attorno ad un fuoco e tu sei l'unico disgraziato che sa suonare la chitarra e sei costretto a prostituirti, perchè suoni anche le canzoni che ti fanno schifo). Poi, ad un tratto, non importa da chi venisse l'iniziativa, cominciava come da magia un arpeggio, un accordo in fa maggiore e le due chitarre suonavano all'unisono. Sembrava l'arrangiamento originale (non serviva aver bevuto per crederlo). Atlantide. Grazie Marco, grazie Vito. Grazie per quei momenti, e , tutti insieme: "Grazie Francesco"


Atlantide (Francesco De Gregori)

Lui adesso vive ad Atlantide
con un cappello pieno di ricordi;
ha la faccia di uno che ha capito
ed anche un principio di tristezza in fondo all'anima.
Nasconde sotto il letto un barattolo di birra disperata
e a volte ritiene di essere un eroe.
Lui adesso vive in California
da sette anni sotto una veranda ad aspettare le nuvole;
è diventato un grosso suonatore di chitarre
e stravede per una donna chiamata Lisa.
Quando le dice: «Tu sei quella con cui vivere»
gli si forma una ruga sulla guancia sinistra.
Lui adesso vive nel terzo raggio
dove ha imparato a non fare più domande del tipo:
«Conoscete per caso una ragazza di Roma
la cui faccia ricorda il crollo di una diga?
Io la conobbi un giorno ed imparai il suo nome
ma mi portò lontano il vizio dell'amore».
E così pensava l'uomo di passaggio
mentre volava alto nel cielo di Napoli:
«Rubatele pure i soldi, rubatele anche i ricordi
ma lasciatele sempre la sua dolce curiosità.
Ditele che l'ho perduta quando l'ho capita,
ditele che la perdono per averla tradita».

1 commento:

TrecceNere ha detto...

bellissimo testo :)